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La Finanziaria 2009
 
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Analisi

La Finanziaria dei lettori del Sole 24 Ore

a cura di Nicoletta Cottone

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Aiutare i sindaci contro il degrado
Scrivere un provvedimento di cinque righe che aiuti i sindaci e forze dell'ordine per i problemi del degrado. Con cinquanta righe si risolverebberero 10 problemi. La finanziaria solitamente ne rimanda a centinaia. (Luigi Coira - Lonate Ceppino, Varese)

Lotta all'evasione
Da Bari arriva un pacchetto di proposte. Si parte dalla lotta all'evasione attraverso la creazione di sistemi di contrasto tra chi vende beni e/o servizi e chi acquista (emissione fattura /detrazione 50% spesa). Poi aumento delle aliquote Irpef per redditi superiori a 120mila euro e riduzione per i redditi fino a 60mila (tre aliquote: fino a 60, da 60 a 120, da 120). Tagli alla spesa pubblica improduttiva a livello statale e locale. Privatizzazione dei servizi pubblici locali. Finanziamenti alle imprese su progetti tutorati. Aumento pensioni minime a 750 euro. Maggiori detrazioni Irpef su redditi da lavoro dipendente e autonomo/piccolo imprenditore individuale. Manager nelle scuole in affiancamento ai presidi. (N. Nuzzi - Bari)

Made in Italy
Qualsiasi bene che si fregia del marchio "made in italy" deve essere prodotto per almeno per il 90% in Italia. Per i prodotti alimentari anche le materie prime devono essere italiane. (Marino - Ascoli Piceno)

Azzerare gli stipendi dei parlamentari
Gli stipendi dei parlamentari devono essere azzerati, e gli stessi dovrebbero usufruire solo di rimborso spese; eliminerei inoltre qualsiasi privilegio di ordine pensionistico e previdenziale, per loro così come per tutti i dipendenti dei 2 rami del parlamento.- L'incarico di parlamentare deve essere essenzialmente a titolo onorifico: solo così questi signori avrebbero titolo di chiedere alla gente comune un sacrificio finanziario dietro l'altro, e solo così questo disastrato paese riuscirebbe forse ad avere una classe dirigente degna di questo nome. (Guido - Luino, Varese)

Autonomia economica dei piccoli Comuni
Ripristino della proposta di legge sui piccoli Comuni, contro lo spopolamento delle aree interne e piena autonomia, soprattutto economica, dei piccoli comuni. Da finanziare con la modifica delle imposte, permettendo di detrarre dall'Unico tutte le spese sostenute e di conseguenza facendo sparire l'evasione fiscale. (Alessandro Nanni)

Tagliare la spesa pubblica
Vorrei tagliare la spesa pubblica, al fine di arrivare ad alleggerire la tassazione sia per le imprese, sia per i dipendenti.Sicuramente si devono tagliare le spese del Parlamento e di tutte le istituzioni pubbliche. (Alberto P. - Modena)

Liberalizzare i contratti di affitto
Liberalizzare finalmente i contratti di affitto, per durata e canone di locazione. Autonomia contrattuale tra le parti. Si promuoverebbero la trasparenza dei contratti e il libero e consapevole manifestarsi della volonta delle parti. Si libererebbero decine di migliaia di abitazioni, a vantaggio di conduttori, proprietari e fisco (attraverso la registrazione). Potrebbero eventualmente restare esclusi dalla liberalizzazione solo gli A4 (abitazione di tipo popolare, n.d.r.). (Mario Brusasco - Avigliana, Torino)

Consultazioni elettorali con nuove regole
Proporrei una riforma delle norme che regolano le consultazioni elettorali, allineando il nostro paese agli standard degli altri paesi europei. Per prima cosa abolirei la costosa e inutile sorveglianza delle forze di polizia durante tutte le operazioni elettorali nei seggi. Ridurrei il cartaceo al minimo necessario, abolirei la propaganda elettorale indiretta/fiancheggiatrice e incentiverei il voto elettronico, visto che la tessera elettorale cartacea nata nel 2001 tra poco avrà esaurito i diciotto spazi disponibili. (Alessandro S. - Bressanone)

Riduzione degli sprechi
Vorrei fortemente che a tutti i politici della maggioranza, ma anche dell'opposizione, si chieda che fine hanno fatto tutti i propositi di riduzione degli sprechi (auto blu, abolizione delle province, comunità montane, riduzione parlamentari, consiglieri locali, unificazione di Inps, Inail, e così via). Abolendo le province si avrebbe meno burocrazia, si risparmierebbe su affitti dei locali, luce, telefoni, riscaldamento, costo delle elezioni, indennità degli amministratori. Con tutti i dipendenti riallocati nelle regioni e nei comuni (che gestirebbero i servizi dismessi dalle province) non si avrebbe nessuna famiglia che perde lo stipendio base, cosi come avverrà con la scuola e gli ospedali. (Massimo Notarantonio - Roma)

  CONTINUA ...»

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